Prevenzione secondaria dei pazienti con infarto miocardico acuto e sopraslivellamento ST


L’American College of Cardiology e l’American Heart Association hanno emesso alcune raccomandazioni riguardo alla prevenzione secondaria dei pazienti con infarto miocardico acuto e sopraslivellamento ST ( STEMI ).

a) Fumare: Goal: completa cessazione del fumare. Il paziente ed i propri familiari dovrebbero cessare l’abitudine del fumare. Inoltre dovrebbe essere evitato il fumo passivo.

b) Pressione sanguigna: Goal: inferiore a 140/90 mmHg, o meno di 130/80 mmHg in presenza di diabete o di malattia renale cronica.
I pazienti dovrebbero tenere sotto controllo il peso corporeo, fare attività fisica, moderare l’assunzione di alcol, ridurre l’assunzione di sodio, assumere più frutta e verdura e cibi a basso contenuto di grassi.
Qualora la pressione sanguigna superi i valori di 140/90 mmHg, o di 130/80 per i pazienti con diabete o con malattia renale cronica, è necessario instaurare un trattamento farmacologico, privilegiando l’uso di beta-bloccanti o di farmaci che agiscono sul sistema renina-angiotensina-aldosterone.

c) Lipidemia

- Trigliceridi inferiori a 200 mg/dL : Goal: colesterolo-LDL inferiore a 100 mg/dL.
Tutti i pazienti dovrebbero adottare una dieta sana, in cui i grassi saturi devono fornire meno del 7% delle calorie totali.
Inoltre l’assunzione di colesterolo deve essere inferiore a 200 mg/die.
E’ necessario svolgere attività fisica e ridurre il peso corporeo.
E’ da incoraggiare l’assunzione di acidi grassi omega-3.
La terapia farmacologica è indicata per abbassare il colesterolo-LDL. Le statine sono i farmaci di prima scelta.

- Trigliceridi uguali o superiori a 200 mg/dL : Goal: colesterolo non-HDL inferiore a 130 mg/dL.

Qualora i livelli plasmatici di trigliceridi siano uguali a 150 mg/dL ed il colesterolo–HDL sia inferiore a 40 mg/dL i pazienti dovrebbero controllare il proprio peso corporeo, svolgere attività fisica e cessare di fumare.

Se i triglicer idi risultano superiori a 200 mg/dL, alla terapia per abbassare il colesterolo–LDL dovrebbe essere aggiunto un fibrato o la Niacina.
Per valori molto alti di trigliceridemia dovrebbe essere incoraggiato l’uso di acidi grassi omega-3.

D) Attività fisica: Goal: 30 minuti 3–4 volte a settimana ( minimo ); 30 minuti giornalieri ( ottimale )
I pazienti dovrebbero svolgere 30-60 minuti di attività aerobica, preferibilmente giornaliera, o almeno 3-4 volte a settimana.
Nei pazienti ad alto rischio è richiesta la supervisione di un trainer.

E) Peso corporeo: Goal: indice di massa corporea tra 18,5 e 24,9 kg/m2; circonferenza alla vita: donne inferiore a 88,9 cm, uomini inferiore a 101,6 cm.
L’indice di massa corporea ( BMI ) desiderabile varia tra 18,5 e 24,9 kg/m2.
Se la circonferenza alla vita è maggiore o uguale a 35 inch ( = 88,9 cm ) nelle donne e a 40 inch ( = 101,6 cm ) negli uomini, i pazienti dovrebbero modificare i propri stili di vita ed adottare strategie di trattamento per la sindrome metabolica.

F) Diabete: Goal: emoglobina glicosilata inferiore al 7%.
Un’appropriata terapia deve essere adottata in modo da raggiungere livelli glicemici a digiuno vicini al normale, come indicato dall’emoglobina glicosilata ( HbA1c ).

G) Terapia antiaggregante / anticoagulante
I pazienti con STEMI devono assumere per sempre Aspirina 75-162 mg/die, se non controindicato.
Qualora l’Aspirina sia controindicata assumere Clopidogrel ( 75 mg/die ).
Il Warfarin ad un INR compreso tra 2,5 e 3,5 deve essere riservato a pazienti non in grado di assumere Aspirina o Clopidogrel.

H) Bloccanti il sistema renina–angiotensina-aldosterone.
Gli Ace-inibitori devono essere assunti da tutti i pazienti con STEMI.
I sartani, detti anche bloccanti il recettore dell’angiotensina II ( ARB ), possono essere impiegati nei pazienti che non tollerano gli Ace inibitori e che hanno segni clinici o radiologici di insufficienza cardiaca o frazione di eiezione ventricolare sinistra inferiore a 0,40.
I pazienti senza significativa disfunzione renale o iperkaliemia, e che hanno una frazione d’eiezione ventricolare sinistra uguale o inferiore a 0,40 e che hanno diabete o insufficienza cardiaca e sono già in trattamento con Ace-inibitori, possono essere trattati anche con farmaci che bloccano l’aldosterone.

I) Beta-bloccanti
I beta-bloccanti dovrebbero essere somministrati a tutti i pazienti in modo continuativo, salvo controindicazioni.

Xagena2004

Fonte: Circulation – ACC / AHA Guidelines for the Management of Patients with ST-Elevation Myocardial Infarction, 2004


Cardio2004


Indietro

Altri articoli

L’infarto miocardico con arterie coronariche non-ostruite ( MINOCA ) si verifica nel 5-10% di tutti i pazienti con infarto del...


Studi recenti hanno esaminato l'effetto di una prolungata duplice terapia antiaggregante ( DAPT ) in una varietà di popolazioni di...


Vorapaxar inibisce l’attivazione piastrinica antagonizzando l’attivazione mediata da trombina del recettore PAR-1 ( recettore attivato da proteasi ) sulle piastrine...


Esapent è un prodotto a base di EPA ( Acido eicosapentaenoico ) e di DHA ( Acido docosaesaenoico ), in...


Lo studio IDEAL ( Incremental Decrease in End Points Through Aggressive Lipid Lowering ) ha confrontato due strategie per la...


La terapia intensiva di abbassamento dei livelli lipidici con Atorvastatina ( Lipitor/Torvast ) 80mg non ha prodotto una significativa riduzione...


La prevenzione secondaria è una parte essenziale del management ( gestione ) dei pazienti colpiti da infarto miocardico acuto con...


Lo studio WARIS II ( Warfarin Aspirin ReInfarction Study II ) ha confrontato l’effetto del Warfarin , da solo...


La somministrazione nel lungo periodo di Acido Acetilsalicilico ( ASA, Aspirina ) a pazienti colpiti da infarto miocardico riduce il...